Oggi dedichiamo la nostra rubrica #losapeviche ad una donna che oltre ad esser stata una star del cinema americano fu campionessa di nuoto nonché icona del nuoto sincronizzato: Esther Williams.
Fu protagonista di una serie di musical acquatici prodotti dalla MGM tra gli anni quaranta e cinquanta, che ammaliarono le ragazze in tutto il mondo spingendole a cimentarsi in una disciplina così elegante ed affascinante.
I film le venivano costruiti su misura con attrezzature nuove che permettevano acrobazie sorprendenti: pennacchi di fuoco, piedistalli con ascensori idraulici, vestiti glamour, scenografie ad effetto, telecamere subacquee.
Dopo un flop nel 1955, si mise ad insegnare nuoto ai bambini ciechi, fondò un’azienda di costumi e continuò ad avere un ruolo importante nello sviluppo del sincronizzato, grazie alla sua figura solare, positiva e popolare.
Nel 1960, dopo un tour mondiale, la rappresentativa di sincro statunitense si esibì alle Olimpiadi di Roma con lo scopo di promuovere e dare visibilità ad uno sport ormai ampiamente avviato. Ma bisognò aspettare che i Giochi approdassero negli Stati Uniti perchè il nuoto sincronizzato diventasse disciplina olimpica.
Era il 1984 quando a Los Angeles debuttarono il solo e il duo e si racconta che Esther, invitata come madrina, vedendo le atlete in gara disse ad una giornalista “Non sorridono. E vorrei dire loro: siate felici, siete in piscina!”